Osteopatia pediatrica
Il parto naturale e il parto cesareo sono vissuti da mamma e bambino spesso in modo molto traumatico. Vediamo perché: durante il parto naturale, che dovrebbe essere eutocico e quindi senza intoppi e senza utilizzo di interventi esterni, soprattutto a carattere farmacologico, il bambino è sottoposto a spinte che lo dirigono verso il canale vaginale.
Le spinte portano a far uscire la testa del bambino in modo lento e misurato e il cranio dei bambini è anatomicamente predisposto a questo passaggio. I diametri del cranio si riducono, poiché si comprimono le ossa parietali e frontali, per permettere il passaggio della testa e successivamente delle spalle e del bacino.
Ultimamente nelle cartelle vedo definito come parto eutocico, anche i parti in cui alla mamma viene fatta induzione, rottura del sacco, ossitocina esogena ed epidurale… e se definiamo traumatico il primo esempio che vi ho portato, figuriamoci questo.
Durante il parto cesareo, programmato o di urgenza, il bambino apparentemente non subisce compressioni specifiche sul cranio, come quando avviene il parto naturale, ma il metodo stesso che viene utilizzato per farli uscire, può generare disfunzioni.
La domanda che mi viene fatta più spesso è: cosa fa un osteopata in questi casi? La prima cosa da fare è analizzare bene com’è andata la gravidanza e come il parto si è svolto e che sensazioni ha avuto la mamma (che sono poi le stesse che vive il bimbo che sta uscendo). Si analizza poi il parto e l’impatto dell’attaccamento al seno. Dopodiché la valutazione verte sulla mobilità del neonato, di tutte le piccole articolazioni e la valutazione della colonna, con particolare attenzione alle vertebre cervicali, che sono state sottoposte a pressioni molto alte, legate alle spinte.
La valutazione del cranio serve per capire se ci sono già segni di plagiocefalia o punti di tensione che possono interferire con la mobilità del cranio e generare delle plagiocefalie posturali o restrizioni che possono alterare la suzione, il sistema vagale, il sonno. Il trattamento è fatto con tecniche fasciali, fatte con tocco gentile e che permette al bambino di risolvere le tensioni e migliorare la sua fisiologia.